Stupendi i bambini e la loro guida. È un lavoro di eccezionale chiarezza. Dimostra che scegliendo opportunamente i materiali i bambini sanno porre le domande giuste e proporre i giusti esperimenti di controllo. Dimostra che il pensiero formale del bambino di seconda elementare è attivo quanto quello di un adulto che si trova ad operare in un campo nuovo, per il quale non conosce termini e concetti.

Questo lavoro DEVE essere pubblicato. I bambini devono realizzare un portfolio "di classe" su questo concetto che andrà ripreso l'anno prossimo. Tale portfolio è costituito da un "racconto" dei bambini che mette in evidenza soprattutto i punti conclusivi del diario, senza aggiungere altro "sapere scientifico", e potrà essere sintetizzato da una bella mappa concettuale da mettere nella cartella portfolio.

Il concetto di peso specifico - densità è nato e in seguito basterà non smettere di annaffiarlo. Si tratta di constatare (cosa che i bambini hanno già fatto implicitamente) che il galleggiamento non dipende dall'oggetto ma dal materiale (non cambia se l'oggetto è più grande o più piccolo), che il peso dell'oggetto da solo non basta, ma occorre considerare anche il fattore "imbottitura" cioè la presenza di spazi vuoti (impropriamente pieni d'aria). Quando i bambini saranno pronti potranno superare la difficoltà di considerare contemporaneamente DUE variabili: il peso e il volume. Ancora più avanti potranno riconoscere l'operazione matematica che unisce le due variabili e misura l'"imbottitura" dei materiali. Il percorso trovato dai bambini conduce all’idea di spazi vuoti sempre più piccoli e, quindi, alla “granularità” della materia, anche per oggetti in apparenza compatti. Come spiegare la leggerezza di un pezzo di alluminio in confronto alla pesantezza di un oggetto di piombo di ugual volume? Da esperimenti sul galleggiamento i bambini potranno arrivare anche all’ipotesi particellare della materia.

Seguiremo "longitudinalmente" lo sviluppo dei concetti in queste classi.

 

Alfredo Tifi