Il fenomeno dell'evaporazione alla luce del modello particellare
Un analogo esperimento, ma con una bilancia sensibile almeno al
milligrammo, può essere effettuato per la sublimazione dell'antitarme a base di
para-diclorobenzene. Eliminando l'aria si ha un incremento del fenomeno
dell'evaporazione o della sublimazione; quindi il fenomeno non è provocato
dall'aria, ma deve essere una tendenza spontanea del liquido che evapora o del
solido che sublima. La tendenza delle particelle a lasciare il liquido - a
causa della loro agitazione termica - può essere correlata all'ebollizione, che
richiede un innalzamento di temperatura e, quindi, di agitazione termica. Che
il maggior grado di agitazione delle particelle del liquido è necessario a
vincere la pressione esterna dell'aria, può essere evidenziato con un altro
semplice esperimento: si aspirano 1-2 mL di alcol con una siringa, della quale
si chiude poi l'ago infilandolo in una gomma, evitando l'entrata di aria. Se si
solleva il pistone rapidamente, si constata l'ebollizione dell'alcol per
qualche secondo: in assenza di aria le particelle dell'alcol si trasferiscono
in massa nello spazio vuoto, come gas, e questa può essere considerata una
prova del loro moto a temperatura ambiente. L'ebollizione non va considerata
conseguenza dell'aspirazione, come ci inducono a fare le nostre concezioni
spontanee. La forza occorrente per la trazione del pistone va imputata alla
resistenza della pressione dell'aria esterna. Se la siringa chiusa e contenente
l'alcol viene posta nella beuta da vuoto, aspirando l'aria dalla stessa beuta
si trova che il pistone si solleva da solo per lasciare spazio alle particelle
che, nuovamente, evaporano spontaneamente. Il non essere consapevoli della
presenza pervasiva dell'aria è alla base di tutte le nostre concezioni
intuitive errate sui fenomeni che coinvolgono la pressione e gli aeriformi. Il
raffreddamento che accompagna il fenomeno dell'evaporazione è anch'esso facilmente
osservabile e può essere associato al prelievo energetico occorrente per
vincere le forze di coesione che tengono unite le particelle.