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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: I LONGOBARDI-LA DOMINAZIONE (568-774 d.C.), erano governate da un re che risiedeva a Pavia con la sua corte, in Langobardia Minor nel centro-sud cioè nel Ducato di Spoleto, fu durissima per le popolazioni italiche e caratterizzata da nessuna integrazione, Ducato di Spoleto che furono indipendenti da un governo centrale o da un re, impiegarono come contadini-schiavi i romani che avevano l'obbligo di consegnare ai nuovi proprietari 1/3 dei raccolti, timide aperture si ebbero con l'Editto di Rotari, nel 643, nel quale il diritto longobardo orale fu messo per iscritto ed in latino riuscirono a migliorare di molto i rapporti ostili tra longobardi e italici, in Langobardia Major nel centro-nord che comprendeva l' Italia del Nord, fino alla Toscana, eccetto la costa ligure, Venezia , Ravenna e la costa Adriatica, separazione tra italici e longobardi che conservarono ciascuno, conservarono ciascuno la propria cultura, fu durissima per le popolazioni italiche a causa delle distruzioni, dei massacri, degli eccidi, delle prepotente dei longobardi, furono indipendenti da un governo centrale o da un re ed ebbero vita più lunga, caratterizzata da nessuna integrazione a causa della organizzazione militare dello Stato, nel 774 d.C., re Desiderio venne sconfitto da Carlo Magno e terminò il dominio longobardo ???? il cammino verso la pacificazione e l'uguaglianza fu raggiunto con il re Liutprando, eletto re nel 712 d.C., Ducato di Spoleto che Ducato di Benevento, conservarono ciascuno la la propria religione : pagana o ariana, per i longobardi; cristiana cattolica per gli italici, delle distruzioni, dei massacri, degli eccidi, delle prepotente dei longobardi tanto che nemmeno le conversioni al cattolicesimo dei re Autari e Agilulfo, convinti dalla regina Teodolinda e da Papa Gregorio Magno nel 680 d.C., fruttamento a causa della organizzazione militare dello Stato, conservarono ciascuno la propria lingua, nemmeno le conversioni al cattolicesimo dei re Autari e Agilulfo, convinti dalla regina Teodolinda e da Papa Gregorio Magno nel 680 d.C. riuscirono a migliorare di molto i rapporti ostili tra longobardi e italici, su ogni persona, animale o bene senza differenze, sia in Langobardia Minor nel centro-sud