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Una calza per la vittoria: la riabilitazione del nylon

Per costruire paracaduti, durante la Seconda guerra mondiale, le autorità statunitensi invitarono tutte le donne a donare le proprie calze di nylon all'esercito. Rimase celebre l'episodio dell'attrice Betty Grable che si sfilò le proprie calze, mettendole all'asta per 40 mila dollari da destinare all'esercito. Vero protagonista di questa caccia alle calze era il nylon, indispensabile per costruire i paracaduti.

La sua scoperta non avvenne per caso, come ci si potrebbe attendere, visto che si parla di serendipità, ma la sua riscoperta sì. A metà degli anni trenta un gruppo di chimici della Du Pont, guidati dal celebre Wallace Hume Carothers, lavoravano intensamente per trovare un sostituto sintetico della seta. Tra le molte sostanze analizzate c'era appunto il nylon, che venne però subito scartato perché non aveva le caratteristiche volute. Venne sintetizzato e neppure brevettato tanto fu considerato inutile. Le ricerche alla Du Pont proseguirono con altri materiali, i poliesteri, che sembravano più adatti. Uno di questi, in particolare, aveva la caratteristica di essere filamentoso: se stirato produceva filamenti.

Un giorno in cui il capo, Carothers, non era in laboratorio, i ricercatori fecero un gioco: provarono a vedere quanto si potevano allungare le fibre del materiale e, partendo dal laboratorio, arrivarono al piano sottostante.

Fu così che si accorsero che, allungandosi, le fibre erano sempre più simili alla seta, e più resistenti. Purtroppo, però, i poliesteri non erano adatti per l'utilizzo nell'industria tessile, perché il loro punto di fusione è troppo basso. I ricercatori tornarono alle poliamidi, tra cui il nylon, che erano state scartate, vedendo se tra queste ce n'era qualcuna che avesse le medesime caratteristiche di allungamento in fibre. Fu così che il nylon venne riabilitato da un'osservazione casuale e fece la fortuna della Du Pont.

Le cronache raccontano che l'introduzione sul mercato nel 1939 del nylon fu un evento memorabile, accompagnato da un imponente e mai visto prima battage pubblicitario. Nel 1940 furono messe in vendita a New York le prime calze per donna in nylon: nel giro di poche ore furono vendute 4 milioni di paia di calze, con il completo esaurimento delle scorte: non ne rimase una nei negozi. Solo il richiamo della patria potrà sottrarre, poco tempo dopo, le preziose calze di nylon alle gambe delle donne americane.

 

  

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