Home RIFLESSIONI.IT - Dove il Web Riflette! Sei nella Sezione RUBRICHE- pagina:
TESTI per riflettere I
Miracoli Da: "Dio e la nuova fisica" di Paul
Davies - Mondadori Editore pagina 1/4 .: pagina
successiva
Per quanto
persuasivi possano apparire gli argomenti per dimostrare l'esistenza di Dio
fondati sulla cosmologia o sulla presenza di un ordine nel mondo della natura,
si tratta pur sempre di prove molto indirette. Taluni, però, affermano che la
presenza di Dio si manifesta, attraverso i miracoli, direttamente nel mondo.
Tutte le grandi religioni danno testimonianza di miracoli avvenuti in passato,
come si può agevolmente vedere leggendo la Bibbia; e anche oggi, di quando in
quando, si grida al miracolo. Se vogliamo cercare di valutare il peso ditali
testimonianze occorre in primo luogo, stabilire con precisione che cosa
s'intende con questo termine, "miracolo": infatti, a questo proposito non vi è
affatto unanimità di opinioni. Non diciamo forse "un miracolo della scienza
moderna" senza per questo accennare ad alcunché di preternaturale, ma solo per
suscitare un'impressione di qualcosa d'insolito e di spettacolare? Secondo
Tommaso
d'Aquino, un miracolo è "ciò che
avviene per intervento divino scostandosi dall'ordine normale delle cose". Noi
diremmo, dunque, che un miracolo costituisce una violazione delle leggi di
natura che avviene a opera di Dio. In altri termini, Dio interviene direttamente
nel funzionamento del Suo mondo e ne modifica qualcosa violando le regole da Lui
stesso create. Se davvero potessimo essere certi che i miracoli avvengono,
disporremmo di una prova inconfutabile sia dell'esistenza di Dio sia del Suo
interessamento a questo mondo. Il termine, comunque, ha anche un'accezione
più lata: parliamo di persone "sfuggite per miracolo" a qualche disgrazia, che
magari per questo si convincono dell'esistenza della bontà di Dio. L'unico
sopravvissuto di un disastro aereo reputerà miracolosa la sua sopravvivenza,
sebbene in tal caso lo stesso evento miracoloso abbia significato l'inutile
morte di tutti gli altri passeggeri. Questa fideistica interpretazione degli
avvenimenti fuor dell'ordinario rientra in una categoria diversa in quanto non
contempla la violazione esplicita delle leggi di natura. Nessuno infatti penserà
mai che il fatto che da un disastro aereo sia sopravvissuta una sola persona
comporti una temporanea sospensione delle leggi della fisica: si tratta solo di
una coincidenza; insolita, sì, ma pur sempre nell'ambito del normale
funzionamento dei processi fisici. Ci lanciamo con il paracadute, il paracadute
non si apre ma cadiamo dritto sopra un pagliaio: abbiamo avuto fortuna, e basta.
Non c'è bisogno di tirare in ballo un intervento diretto di Dio. Coloro che
vedono la mano di Dio nelle coincidenze improbabili, negli interventi
provvidenziali, non fanno che interpretare eventi del tutto naturali, per quanto
insoliti, in modo teistico. Tuttavia, per quanto convinto possa essere il
fortunato mortale in questione, non possiamo certo inferire l'esistenza di Dio
da eventi come questi. Vinciamo una grossa somma al totocalcio: accontentiamoci
della riflessione che, date le regole del gioco, qualcuno deve pur vincere.
Perché il soldato che, invocando l'aiuto divino, uccide i suoi nemici in
battaglia, non si chiede dov'era Dio quando L'invocavano i soldati
nemici?
Credente: Io credo che i miracoli dimostrino
in modo lampante l'esistenza di Dio. Scettico: In quanto
a me, non ho capito bene cosa dovrebbe essere un miracolo. Credente: Ebbene, qualcosa di straordinario,
d'imprevedibile. Scettico: Quale ad esempio la caduta di
una grossa meteorite, e l'eruzione di un vulcano? Si tratta forse di eventi
miracolosi? Credente: Ma no. Si tratta di fenomeni
naturali. I miracoli sono soprannaturali. Scettico: In
che senso, esattamente, impiega il termine "soprannaturale"? Mi pare lo usi come
sinonimo di "miracoloso" (consulta un buon dizionario.) Ah, sì, senta:
"Soprannaturale: che si manifesta al di fuori dell'ordine normale della natura".
Uhm. Dipende da cosa s'intende per "normale", immagino. Credente: Bè, una cosa che ci è familiare, che conosciamo
bene. Scettico: I nostri antenati, dunque, non avendo
familiarità né conoscendo l'elettromagnetismo, avrebbero ritenute miracolose una
dinamo o una radio. Credente: Bè, sì, forse: ma a torto,
perché noi sappiamo che funzionano secondo le leggi di natura. Un evento
veramente soprannaturale, invece, non ha una causa riconducibile ad alcuna legge
di natura, sia essa nota o ignota. Scettico: Ho
l'impressione che ci sia qualche cosa che non va, in questa definizione. Come
facciamo a sapere quali leggi ci possono essere sconosciute? Magari esistono
leggi stranissime che non conosciamo perché non ci è mai capitato di trovarcele
sotto gli occhi. Supponiamo di vedere un sasso che galleggia nell'aria. Direbbe
che è un miracolo? Credente: Mah, dipende... Prima dovrei
essere sicuro che non ho una allucinazione, o che magari non c'è sotto qualche
trucco. Scettico: Ma forse esistono processi naturali
della cui esistenza nemmeno sospettiamo e che inducono
superallucinazioni.