Vuoi migliorare
la tua vita? |
Errore di
partigianeria
Copyright by THEA
2004-2006
Secondo la
fisica classica una particella può superare una barriera energetica
di altezza V solo se possiede un'energia E maggiore di V; invece
secondo la fisica quantistica, se la barriera non ha uno spessore
infinitamente grande, l'onda associata alla particella può emergere
al di là della barriera con probabilità non nulla. Anche se la
probabilità è piccolissima, se le particelle sono numerosissime,
qualcuna attraverserà la barriera (effetto tunnel). Il principio ha
applicazioni pratiche, per esempio nel microscopio a scansione a
effetto tunnel e nel diodo tunnel. Trasformando il tutto in un
esempio concreto, se lancio una palla contro un muro la palla può
oltrepassare il muro (senza abbatterlo). La probabilità che ciò
succeda è una su 1030,
cioè praticamente nulla, ma c'è.
L'effetto
tunnel può servire come esempio per spiegare l'errore logico di
partigianeria, tanto comune quando si parla di soprannaturale:
quando ci si trova di fronte a un fenomeno senza una chiara
spiegazione non si può attribuirlo alla causa che noi auspichiamo,
confondendo l'incapacità di spiegarlo con la prova del
soprannaturale. Infatti quotidianamente esistono in tutto il mondo
casi in cui un'entità ha a che fare con una barriera di potenziale
(il muro del nostro esempio, ma anche le pareti di una tazzina di
caffè ecc.). Supponiamo che in un certo giorno, in una certa parte
del mondo un bambino riesca per quella piccolissima probabilità a
far passare la palla attraverso il muro. La maggioranza dei lettori
griderebbe al miracolo! Invece l'effetto tunnel spiegherebbe tutto e
dimostrerebbe che
non bisogna confondere un
miracolo con la propria ignoranza a spiegare le cause di un
fenomeno.
Se un uomo
del Duemila fosse vissuto mille anni prima di Cristo, sarebbe
riuscito a far credere a tutti di essere un grandissimo mago!
L'emotività
e la voglia di credere in qualcosa (religione, magia,
extraterrestri) fanno cioè scartare altre ipotesi a favore di quella
desiderata. La scienza ha spiegato molti fenomeni soprannaturali
(si pensi al terrore dei popoli primitivi di fronte alle
eclissi); fra mille anni probabilmente ne spiegherà altri,
dimostrando la nostra attuale ignoranza. D'altra parte c'è gente che
è subito pronta a credere ai miracoli, alla magia, agli
extraterrestri solo perché vuole crederci e non analizza nemmeno
un'altra possibilità. Queste persone stanno alla verità come un
linciaggio sta alla giustizia e alla legge; infatti sono animate
dalla stessa carica emotiva con cui nel vecchio West si linciava un
probabile colpevole. Di fronte a un fenomeno che non capiscono, esse
sono pronte a dare subito una spiegazione che marcia nella loro
direzione. Ricordatevi sempre degli enormi cerchi tracciati nei
campi di grano da una banda di burloni. Quando furono scoperti,
molti ufologi asserirono con enorme eccitazione che si trattava di
una chiara manifestazione della presenza degli alieni sul nostro
pianeta. Poi, quando si seppe la verità, che figura!
È
importante notare che questo articolo non è una condanna del
paranormale. Infatti lo studio del paranormale può essere
affascinante come quello di altre discipline. L'importante è
conservare la lucidità per capire che i fenomeni paranormali sono
comunque estremamente rari e che vanno studiati per conoscerli fino
in fondo. Senza studio (e quindi senza imparzialità) non ci può
essere conclusione. È possibile che una persona abbia visioni
premonitrici, ma questo non vuol dire che riesca a predire il
futuro. La liquefazione del sangue di San Gennaro può essere
un miracolo, ma potrebbe trattarsi anche di un fenomeno chimico per
cui una sostanza passa dallo stato solido allo stato liquido con il
movimento.
Ovviamente questo errore non colpisce solo gli individui più
emotivi e irrazionali. Altri esempi sono rappresentati dallo
scienziato che, volendo a tutti i costi dimostrare una sua
tesi, interpreta a suo
modo i dati sperimentali o, nella vita comune, dall'attribuzione
con estrema sicurezza di un fenomeno a una causa scelta fra le tante
possibili. Si pensi poi a un cane che al mattino saluta con estremo
affetto il suo padrone che va al lavoro; proprio quella mattina il
padrone ha un incidente stradale e muore. Al funerale la
moglie, vedendo il cane triste, dice a tutti i parenti che la
povera bestiola aveva presagito la scomparsa del marito. Chissà
quanti cani fanno festa al loro padrone che va la lavoro senza per
questo condannarlo a morte!
Se sintetizziamo gli
esempi fatti, alla base dell'errore di partigianeria c'è spesso una
volontà troppo forte di perorare un'idea: per noi "deve"
essere così e ci "dimentichiamo" delle altre
possibilità.
|