Direttiva Ministeriale 3 agosto
2007, n. 68
(Estremi di registrazione: Reg. 6, foglio 175) Modalità operative avvio
Indicazioni nazionali per il curricolo
IL MINISTRO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE VISTO il
decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275,
Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni
scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59;
VISTA la legge 28 marzo 2003, n. 53, recante delega al Governo per la
definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli
essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione
professionale;
VISTO il decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59, contenente norme
generali relative alla scuola dell’infanzia e al primo ciclo di
istruzione;
VISTO in particolare l’articolo 12, comma 2; l’articolo 13, comma 3;
l’articolo 14, comma 2 del citato decreto legislativo n. 59, secondo cui
si adottano, in via transitoria, gli assetti pedagogici, didattici e
organizzativi individuati negli allegati A, B, C e D, rispettivamente
per la scuola dell’infanzia, per la scuola primaria e per la scuola
secondaria di primo grado;
CONSIDERATO che, ai sensi dell’articolo 7 della legge n. 53 del 2003, la
definizione dei curricoli scolastici, in via ordinamentale, richiede
l’emanazione di uno o più regolamenti da adottare ai sensi dell’articolo
17, comma 2, della legge 23 agosto 1988, n. 400;
CONSIDERATO che la normativa regolamentare potrà trovare applicazione
solo a conclusione del complesso iter procedimentale previsto dal citato
articolo 17, comma 2, della legge n. 400/1988;
CONSIDERATA l’opportunità di consentire, in attesa della definizione
dell'apposito regolamento di cui al citato articolo 7, alla scuola
dell’infanzia, alla scuola primaria e alla scuola secondaria di primo
grado l’adozione, in via sperimentale, delle nuove indicazioni
nazionali;
VISTO il decreto ministeriale in data 31 luglio 2007, con il quale si
dispone una prima, graduale attuazione delle Indicazioni contenute nel
documento allegato al decreto medesimo;
CONSIDERATA l’esigenza di realizzare, secondo particolari modalità
operative, l’iniziale avvio della fase di prima attuazione, prevista dal
predetto decreto ministeriale;
EMANA
la seguente direttiva
A. - Primo avvio - Settembre-Dicembre 2007
La definizione, in chiave sperimentale, delle Indicazioni per il
curricolo delle scuole dell’infanzia e delle scuole del primo ciclo,
apre un importante cantiere biennale di lavoro. In questo contesto la
fase iniziale di accompagnamento diventa decisiva per una proficua ed
efficace azione che dovrà estendersi nel tempo.
La prima fase è quella di informazione, di lettura, di comprensione e di
approfondimento del contenuto delle Indicazioni, dei criteri di fondo,
dei principi ispiratori, delle implicazioni per le scuole e per gli
insegnanti. Occorre mettere solide basi per un lavoro di innovazione che
coinvolga gli insegnanti nella loro azione di educazione ed istruzione.
La natura stessa dei processi di insegnamento e di apprendimento che si
realizzano nel vivo della scuola non richiede, infatti, un mero processo
esecutivo, ma l’apporto della professionalità e dell’esperienza di
tutti, per una reale condivisione dello scopo per cui sono state redatte
queste Indicazioni per il curricolo.
Perché questo accada è indispensabile un sistema di supporto che
coinvolga l’amministrazione scolastica, nelle sue componenti tecniche e
amministrative, i dirigenti scolastici e le istituzioni nazionali di
servizio, quali l’Agenzia nazionale e l’INVALSI.
La fase iniziale di avvio, collocata nel periodo settembre - dicembre
2007, costituisce una funzione preliminare rispetto alle successive fasi
in cui gli interventi relativi allo sviluppo professionale degli
insegnanti ed al lavoro di ricerca e di innovazione nelle scuole
assumeranno un rilievo strutturale. Per le iniziative mirate allo
sviluppo professionale dei docenti occorrerà rivisitare approcci e
metodi di intervento, privilegiando la formazione in presenza e i
modelli innovativi sviluppati in questi anni, anche in collaborazione
con le associazioni professionali e disciplinari. Il rilancio della
ricerca didattica dovrà mettere a frutto il ruolo attivo della scuola
come luogo di studio e di innovazione.
B. - Finalità
La fase iniziale, settembre – dicembre 2007, ha obiettivi specifici e
precisi. Nell’arco di quattro mesi si procede a:
a) far conoscere a tutti gli insegnanti, a tutti i dirigenti scolastici
le nuove Indicazioni, nel loro contenuto, nei loro fondamenti e nella
loro articolazione;
b) promuovere la diffusione della conoscenza delle Indicazioni anche tra
i genitori;
c) assistere le scuole nella prima e graduale messa in pratica delle
Indicazioni;
d) far emergere le domande di formazione che dovranno guidare gli
interventi successivi;
e) cogliere le aree di innovazione e individuare le scuole disponibili a
diventare punti di riferimento;
f) realizzare un puntuale monitoraggio sulle condizioni da garantire per
rendere possibile la piena efficacia delle Indicazioni nel medio e lungo
periodo e per fornire alle singole istituzioni scolastiche le risorse e
gli strumenti necessari.
Le azioni in questa fase devono essere tempestive ed efficaci;
richiedono una forte sinergia tra l’amministrazione centrale, le
strutture regionali e provinciali per realizzare il servizio e
l’assistenza alle scuole e alle reti di scuole.
C. - Azioni e misure
Nella fase di avvio le azioni da mettere in campo nel periodo settembre
– dicembre 2007 sono le seguenti.
A livello nazionale la Direzione generale per gli ordinamenti scolastici
avrà cura di:
1. Predisporre e realizzare un corso residenziale nazionale di tre
giorni sul tema delle Indicazioni (e della loro prima implementazione),
riservato a tutti i dirigenti tecnici del settore (scuole dell’infanzia
e del primo ciclo).
2. Realizzare un’area dedicata nel portale del Ministero per
informazione e documentazione.
3. Aprire uno spazio web per il confronto, la discussione e la messa in
comune di esperienze, anche ricorrendo a soluzioni dedicate e
specifiche.
4. Organizzare un seminario nazionale con le associazioni professionali
e scientifiche per la consegna formale del testo delle Indicazioni e per
l’approfondimento di alcuni temi specifici.
5. Predisporre due numeri speciali degli Annali per l’approfondimento
scientifico dei contenuti delle Indicazioni.
6. Assicurare che venga predisposto ed avviato un piano di attività di
ricerca da parte dell’Agenzia nazionale di sostegno all’autonomia,
secondo le indicazioni contenute nell’Atto di indirizzo del 10 luglio
2007.
7. Verificare che venga definito, da parte dell’INVALSI, un piano di
intervento per il monitoraggio e la valutazione della fase di avvio
secondo la Direttiva n. 52 del 19 giugno 2007.
8. Predisporre una Consultazione nazionale nelle scuole da realizzare
nella primavera 2008, dopo la fase di iniziale accompagnamento, per la
raccolta sistematica e ragionata di commenti, riflessioni e proposte
scaturite direttamente dall’esperienza degli insegnanti.
A livello regionale, ogni singolo Direttore generale regionale organizza
un piano di lavoro per il periodo settembre-dicembre 2007, comprendente,
tra le diverse iniziative:
1. una o più conferenze di servizio (in relazione alle dimensioni della
Regione) riservate ai Dirigenti tecnici e a tutti i Dirigenti scolastici
del primo ciclo di istruzione per la consegna del testo delle
Indicazioni e l’illustrazione del piano di lavoro;
2. uno o più corsi, anche residenziali, riservati a tutti i Dirigenti
scolastici del settore, nella prospettiva di una accurata conoscenza del
contenuto delle Indicazioni e di ricadute nelle singole Istituzioni
scolastiche;
3. invito alle scuole ad organizzare una apposita riunione dei collegi
dei docenti in occasione dell’apertura dell’anno scolastico. Nel
rispetto dell’autonomia, le scuole sono invitate – d’intesa con i propri
Consigli di Istituto - a costituire commissioni di lavoro (capi di
istituto, docenti, dirigenti amministrativi, genitori…) per impostare e
seguire gli sviluppi del processo di informazione e prima attuazione
delle Indicazioni;
4. promozione, nelle scuole dell’infanzia e del primo ciclo, di una
discussione impostata e coordinata organicamente a livello
dipartimentale e interdipartimentale, tesa a individuare le Indicazioni
come occasione per una riflessione comune sulle finalità del servizio
formativo e sul miglioramento della sua qualità;
5. orientamento delle iniziative di formazione per il personale della
scuola, nel rispetto delle disposizioni contrattuali in vigore, alla
prima conoscenza delle Indicazioni;
6. sostegno per il rafforzamento e l’istituzione di reti di scuole (ex
art. 7 DPR n. 275/1999), chiamate a discutere temi generali e specifici
delle Indicazioni e a diffondere e monitorare buone pratiche.
D. - Organizzazione
Per assicurare efficacia e funzionalità all’intero piano di attività
sono costituite le necessarie basi amministrative e funzionali.
A livello nazionale viene costituito un gruppo di coordinamento con la
responsabilità di impostare, gestire e verificare l’intera azione di
iniziale accompagnamento, avvalendosi delle strutture ministeriali e in
collaborazione con i diversi soggetti istituzionali.
A livello regionale i Direttori scolastici regionali istituiscono gruppi
di coordinamento regionali incaricati di operare con intensità crescente
nel territorio. Esse sono composte da dirigenti tecnici, dirigenti
scolastici e docenti e sviluppano il piano di lavoro regionale.
A livello provinciale i Direttori scolastici regionali costituiscono
unità operative di sostegno progettuale e organizzativo a livello
provinciale, così realizzando Nuclei di supporto per le Indicazioni. I
componenti di tali nuclei vengono sensibilizzati e formati sui contenuti
e sui principi delle nuove Indicazioni attraverso percorsi specifici di
formazione che tengano conto delle aree disciplinari; delle singole
discipline; delle metodologie di insegnamento e dei loro nessi
interdisciplinari.
I Nuclei provinciali di supporto costituiscono i termini di riferimento
per il biennio di lavoro e i punti di contatto e di incontro per le
scuole, per i diversi soggetti coinvolti, enti locali, agenzie culturali
e sociali operanti sul territorio.
E. - Risorse finanziarie e sviluppo biennale
La rilevanza del programma di lavoro per la prima fase di
accompagnamento e l’impegno di tutte le strutture al servizio delle
scuole e degli insegnanti richiedono un investimento adeguato di risorse
finanziarie.
Con successivo provvedimento vengono finalizzate operativamente e
ripartite le risorse finanziarie disponibili.
Tutte le azioni di accompagnamento nella fase iniziale contribuiscono a
creare le condizioni per il varo di interventi di formazione, di ricerca
e di sostegno che saranno realizzate entro il biennio di sviluppo della
fase di attuazione e di realizzazione delle Indicazioni.
A conclusione del periodo settembre – dicembre 2007 viene redatto un
rapporto di sintesi a cura della Direzione generale per gli ordinamenti
scolastici.
La presente direttiva è trasmessa alla Corte dei Conti per la
registrazione, ai sensi dell’art. 3, comma 1, lettera b), della legge 14
gennaio 1994 n. 20.
IL MINISTRO
f.to Giuseppe Fioroni
Decreto Ministeriale 31 luglio 2007
(Estremi di registrazione: Reg. 6, foglio 176)
Indicazioni nazionali per il curricolo delle scuole dell'infanzia e
del primo ciclo
Il Ministro della Pubblica Istruzione VISTO il
Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297, relativo al Testo Unico
delle disposizioni legislative in materia di istruzione;
VISTA la legge 15 marzo 1997, n. 59, di delega al Governo per il
conferimento di funzioni e compiti alle Regioni e agli Enti locali, per
la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione
amministrativa, e, in particolare, l’articolo 21;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275,
avente a oggetto Regolamento recante norme in materia di autonomia delle
istituzioni scolastiche ai sensi dell’art. 21 della legge 15 marzo 1997,
n. 59;
VISTA la legge 10 marzo 2000, n. 62, recante norme per la parità
scolastica e disposizioni sul diritto allo studio ed all’istruzione, e
le successive modificazioni;
VISTO il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive
modificazioni e, in particolare, l’art. 4;
VISTA la legge 28 marzo 2003, n. 53, di Delega al Governo per la
definizione delle norme generali sull’istruzione e dei livelli
essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione
professionale;
VISTO il decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59, recante
Definizione delle norme generali relative alla scuola dell’infanzia e al
primo ciclo di istruzione, a norma dell’articolo 1 della legge 28 marzo
2003, n. 53, e, in particolare: l’articolo 12, comma 2, l’articolo 13,
comma 3, l’articolo 14, comma 2, per i quali si adottano, in via
transitoria, gli assetti pedagogici, didattici e organizzativi
individuati negli allegati A, B, C e D;
VISTA la legge 27 dicembre 2006, n. 296, recante disposizioni per la
formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge
finanziaria 2007), ed, in particolare, l’articolo 1, comma 622;
VISTE le linee programmatiche, illustrate dal Ministro della Pubblica
istruzione il 29 giugno 2006 in sede di audizione presso le commissioni
istruzione di Camera e Senato, di individuazione delle missioni e degli
obiettivi generali dell’azione di governo;
VISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri per
l’attuazione del programma di governo per il 2007 e per la definizione
degli obiettivi di carattere strategico per l’anno 2008, adottata in
data 12 marzo 2007;
VISTO l’atto di indirizzo del Ministro della Pubblica istruzione del 28
giugno 2007 nella parte in cui si richiama la necessità di portare a
compimento l’avviato processo di revisione delle Indicazioni nazionali
per la scuola dell’infanzia e per quella del primo ciclo di istruzione;
VISTO il parere del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione
espresso nella riunione del 27 luglio 2007;
CONSIDERATO che il percorso di revisione dell’impianto complessivo della
scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, avviato con il
documento di base “Cultura, scuola, persona”, presentato nel corso del
seminario nazionale del 3 aprile 2007 e, successivamente, inviato alle
scuole con nota del 15 maggio 2007, ha il carattere oggettivamente
processuale degli itinerari di innovazione e richiede, pertanto, tappe
successive, in vista della predisposizione del Regolamento ai sensi
dell’art. 7, comma 1, della Legge 53/2003;
CONSIDERATA, tuttavia, l’urgenza di superare il carattere transitorio
delle Indicazioni nazionali allegate al Decreto Legislativo 19 febbraio
2004, n. 59, anche alla luce delle osservazioni formulate da parte delle
scuole che hanno evidenziato l’opportunità di tale revisione
complessiva;
CONSIDERATA l’opportunità che siano fornite alle istituzioni scolastiche
autonome, già a partire dal prossimo anno scolastico, Indicazioni per la
elaborazione dei curricoli per la scuola dell’infanzia e per il primo
ciclo di istruzione, sulle quali attivare una fase di interlocuzione,
ascolto e approfondimento con il mondo della scuola, al fine di
validarne i contenuti con le esperienze maturate sul campo;
TENUTO CONTO che l’applicazione del comma 622 dell’art. 1 della legge
296/06, relativo all’elevamento dell’obbligo di istruzione a 16 anni
tramite la definizione di saperi e competenze chiave, si realizza, in
prima attuazione, negli anni scolastici 2007-2008 e 2008-2009 e rende,
pertanto, urgente creare un raccordo di principi e contenuti tra il
primo ciclo di istruzione e il biennio successivo;
TENUTO CONTO che le impegnative sfide dell’agenda di Lisbona 2000 in
merito agli obiettivi strategici dei sistemi europei d’istruzione e
formazione sollecitano un’azione incisiva della scuola di base
soprattutto per prevenire la dispersione scolastica e per promuovere la
diffusione della cultura matematica e scientifica;
CONSIDERATA l’esigenza che la definizione delle scelte curricolari per
la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione siano
rispettose della discrezionalità professionale degli insegnanti e
dell’autonomia delle istituzioni scolastiche;
PRESO ATTO, infine, dei lavori svolti dalla Commissione nominata con
decreto dipartimentale n. 7 del 22 gennaio 2007 e incaricata della
elaborazione delle nuove Indicazioni nazionali; DECRETA
Art. 1 A partire dall’anno scolastico 2007-2008, le scuole
dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione procedono all’elaborazione
dell’offerta formativa avendo a riferimento in prima attuazione e con
gradualità, le Indicazioni – definite in via sperimentale - contenute
nel documento allegato, che è parte integrante del presente decreto.
Limitatamente all’anno scolastico 2007-2008 i collegi docenti
utilizzeranno le parti delle predette Indicazioni compatibili e coerenti
con il piano dell’offerta formativa adottato, le esperienze maturate
nell’ambito del contesto scolastico, le esigenze del territorio e le
condizioni di fattibilità in cui la singola scuola opera.
Art. 2 La fase di prima attuazione delle disposizioni contenute
nel presente decreto si realizza negli anni scolastici 2007-2008 e
2008-2009. Nel corso del predetto biennio le istituzioni scolastiche,
nel quadro delle finalità generali indicate e degli obiettivi
individuati per la scuola dell’infanzia, per la scuola primaria e per la
scuola secondaria di primo grado, verificano la congruità dei contenuti
proposti e la loro articolazione per campi di esperienza, aree,
discipline e competenze, anche al fine di eventuali modificazioni e
integrazioni. Art. 3 Nella prospettiva della
revisione degli ordinamenti degli studi vigenti per la scuola
dell’infanzia, per la scuola primaria e per la scuola secondaria di
primo grado, le istituzioni scolastiche verificano altresì - anche
attraverso le pratiche della ricerca/azione – l’efficacia e le modalità
di attuazione delle Indicazioni contenute nel documento allegato,
utilizzando a riguardo tutti gli strumenti di flessibilità previsti dal
D.P.R. 275/1999, con particolare riferimento agli articoli 4, 5 e 6.
Art. 4 La fase di prima attuazione di cui all’art. 2 si
inscrive nell’ambito degli attuali ordinamenti, che, pertanto, in
relazione al monte ore complessivo, ai quadri orari delle discipline e
alle classi di concorso, rimangono disciplinati dalla normativa vigente.
Art. 5 L’Amministrazione, avvalendosi dei diversi soggetti
istituzionali e professionali promuove azioni di formazione in servizio
del personale della scuola e attiva un sistema di monitoraggio delle
esperienze che consenta di raccogliere dati, osservazioni e suggerimenti
di cui tener conto nella stesura dei provvedimenti di natura
ordinamentale da adottare in via conclusiva. Art. 6
Per la fase iniziale di accompagnamento sono destinate risorse
complessive pari ad € 36.000.000 disponibili nell’apposito fondo del
Ministero dell’economia e delle finanze previsto dalla legge finanziaria
2007. Art. 7 Il presente decreto è trasmesso
alla Corte dei Conti per la registrazione ai sensi dell’art. 3, comma 1,
lettera b), della legge 14 gennaio 1994 n. 20.
IL MINISTRO
Giuseppe Fioroni
Indicazioni Nazionali per il curricolo delle scuole
dell'infanzia e del primo ciclo |