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Questa Cmap, creata con IHMC CmapTools, contiene informazioni relative a: ascesa di Cesare, Il proconsolato della Spagna a Pompeo nel 54 a. C dove non si recò ma fece governare da uomini di sua fiduciaperchè, Pompeo che si sentiva sempre più minacciato dalla forza politica e militare che Cesare aveva guadagnato e si schierò con il senato, l'appoggio dei due nelle elezioni al consolato per l'anno 59 a.C., per il quale Cesare voleva candidarsi riuscendo così a controllare il voto con la corruzione (grazie ai capitali di Crasso) e con la minaccia dei veterani di Pompeo, i suoi successi militari riaccesero l'opposizione del senato e preoccuparono anche Pompeo per cui Cesare ritenne che fosse il caso di rinnovare i termini dell'accordo con gli altri due triumviri e li incontrò nel 56 a. C a Lucca, nel 60 a.C. venne stipulò un patto elettorale, un accordo privato Con Pompeo e Crasso che è passato alla storia con il nome di primo triumvirato garantendosi l'appoggio dei due nelle elezioni al consolato per l'anno 59 a.C., per il quale Cesare voleva candidarsi, con un piccolo esercito del potere a Roma non rappresentò un pericolo per Roma in quanto, Il prolungamento del proconsolato in Galllia per Cesare per altri cinque anni dal 54 al 49 dove nel 50 a.C. Cesare potè effettivamente dichiarare che l'intera Gallia era stata pacificata, dopo la netta sconfitta della ribellione delle tribù sottomesse, capeggiate da Vercingetorige, ad Alesia nel 52 a.C., Il proconsolato della Siria a Crasso nel 54 a. C dove Venne sconfitto dai parti e morì in battaglia, con il pretesto di riportare la pace sociale a Roma, dilaniata dagli scontri tra cesariani e conservatori, lo nominò "console senza collega" nel 52 a.C. e questo aprì la strada inevitabilmente ad uno scontro diretto tra Cesare e Pompeo (guerra civile) che iniziò nel 49 a.C., permise a Cesare di divenire console, di pagare il suo debito agli alleati e di concludere il suo mandato chiedendo per i successivi 5 anni il proconsolato nella Gallia cisalpina e narbonese e nell'Illiria in quanto Cesare intendeva approfittare in modo spregiudicato della divisione e delle tensioni che esistevano tra le varie tribù celtiche per avviare una guerra di conquista e guadagnare così prestigio militare e risorse da spendere nella carriera politica, con il senato che con il pretesto di riportare la pace sociale a Roma, dilaniata dagli scontri tra cesariani e conservatori, lo nominò "console senza collega" nel 52 a.C., Da Cicerone chiede la condanna a morte dei congiurati, con un piccolo esercito del potere a Roma viene sconfitto dall'iniziativa del senato che, con un piccolo esercito del potere a Roma viene sconfitto Da Cicerone, grazie alle indubbie qualità politiche del giovane nobile che si era schierato con le posizioni dei populares e riteneva indispensabile una profonda riforma delle istituzioni repubblicane, che avrebbero dovuto aprirsi alle istanze degli altri soggetti sociali e non difendere solo i privilegi degli optimates, una congiura contro il senato per impadronirsi con un piccolo esercito del potere a Roma, Cesare intendeva approfittare in modo spregiudicato della divisione e delle tensioni che esistevano tra le varie tribù celtiche per avviare una guerra di conquista e guadagnare così prestigio militare e risorse da spendere nella carriera politica tuttavia la conquista richiedeva molto più tempo dei cinque anni previsti, dall'iniziativa del senato che si rafforza dalla sconfitta dei congiurati a Pistotia nel 63 a. C., nel 50 a.C. Cesare potè effettivamente dichiarare che l'intera Gallia era stata pacificata, dopo la netta sconfitta della ribellione delle tribù sottomesse, capeggiate da Vercingetorige, ad Alesia nel 52 a.C. allarmò Pompeo che si sentiva sempre più minacciato dalla forza politica e militare che Cesare aveva guadagnato e, grazie alle indubbie qualità politiche del giovane nobile che riuscì a sfruttare abilmente la condizione di crisi e stallo in cui si trovavano le istituzioni romane dopo le tensioni tra il senato e Pompeo, facendo leva anche sulla ricchezza e le ambizioni di Crasso